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Diciannove racconti

di Emanuele Delmiglio

Questo è un libro bello.
Non un bel libro, che è un’altra cosa.
No, proprio un libro bello, cioè uno di quei libri che, alla fine, ti lasciano qualcosa. Di quelli che leggi una prima volta, magari all’inizio un po’ distrattamente, più per curiosità che per effettivo interesse. E che poi, piano piano, ti prendono, ti conquistano, al punto che non riesci a distaccartene e te li “bevi” tutto d’un fiato, fino in fondo. Ne parli magari con qualcuno, perché con qualcuno senti l’esigenza di condividere quello che il libro ti ha detto e raccontato. Poi, nel tempo, ogni tanto torni a rileggerlo, o anche soltanto a sfogliarlo, perché è in grado sempre di trasmetterti un’emozione, o perché vuoi riassaporare il piacere di rivivere un passaggio, una pagina, una storia.

Giampiero Dalle Molle

 

Category: Voli pindarici

Esaurito

Descrizione

Le opere di Emanuele Delmiglio si inseriscono a pieno titolo nella grande tradizione della narrativa breve italiana. Per la precisione, si possono riconoscere, nella costruzione schematica dei racconti e nella scelta degli argomenti, quasi delle allegorie, gli influssi del migliore e più maturo Dino Buzzati, quello per intendersi de Le notti difficili, e di Giovanni Verga, per il fondo di pessimismo, spesso accentuato, che si respira in ogni pagina, per certi accenni di denuncia sociale che riecheggiano nella narrazione.

Di Buzzati, Delmiglio recepisce l’idea che il racconto debba presentarsi come una parabola dalla quale il lettore possa trarre una morale, non tanto per esserne “istruito”, cosa questa antipatica e che renderebbe ostiche le storie, quanto per riceverne un’idea sulla quale riflettere in piena autonomia. L’assurdo che irrompe nella vita quotidiana, il rovesciamento delle logiche ordinarie, certi didascalismi appaiono, in un’ottica più ampia, echi di una cultura eterogenea, un legame con il surrealismo, l’astrattismo magico-allegorico di Poe e con Kafka.

Ordinati con un criterio non cronologico, secondo un percorso interiore, una sorta di personale discesa agli inferi, questi racconti ci parlano soprattutto dell’ineluttabilità e della caducità della vita umana. Da queste opere emerge il pensiero che esistano forze a noi sconosciute ed incon- trollabili dalle quali dipende la nostra stessa esistenza, per non parlare della felicità, stato – questo – secondo Delmiglio quanto mai precario.

Si comincia con un breve prologo, un bozzetto nel quale la morte, vista attraverso gli occhi di un suo ignaro strumento, e il dolore conseguente, sono anticipazioni delle prove narrative successive.

Si prosegue quindi con una serie di racconti nei quali, in un susseguirsi di colpi di scena autoconclusivi, ogni barlume di ottimismo finisce per spegnersi.

Eppure, mai una volta l’equilibrio viene meno, mai l’au- tore si lascia andare a facili effetti da bassa macelleria blood and gore. Il dolore, la morte, la paura, nascono da stati interiori; parafrasando Meister Eckart, i protagonisti di queste storie sperimentano una “vertiginosa Assenza”.

Ciò che sorprende, a parte la maturità della scrittura e la capacità di gestire il dialogo, è come il modulo narrativo muti e si adatti passando dal racconto breve alla proposta di più ampio respiro. Si possono perdonare, in questa otti- ca, alcune discontinuità, che, nonostante un editing accurato, affiorano qua e là, segno evidente della successiva maturazione dell’autore. Non si deve infatti dimenticare che i racconti presenti in questa antologia sono stati ideati in un vasto arco temporale e sono stati in parte palestra e veicolo di crescita narrativa.

Qualcuno potrebbe pensare, leggendo alcune novelle fulminanti con sorpresa finale, che esse siano in forte debito con i narratori americani di genere, Frederick Brown in testa; tesi, questa, apparentemente avvalorata dalla predi- lezione per l’argomento fantastico. Non si deve però dimenticare che le opere di Brown nascono da esigenze di mercato, ed in seconda analisi dalla verve dello scrittore. Qui è invece la sensibilità dell’autore, libera da vincoli e pres- sioni di tipo commerciale a farla da padrone. Ed è questo che risalta, rendendo completi ed accattivanti i racconti: il fatto che siano stati scritti nascendo da un irresistibile impulso interiore, dal bisogno di trasmettere, e nello stesso tempo da un antico rispetto, rappresentato con la proposta di temi originali o trattati con originalità, con il dialogo, ricco ed abbondante, e con il succedersi degli avvenimenti e dei colpi di scena, in un ritmo narrativo che ben presto coinvolge il lettore accompagnandolo fino alla fine.

Enrico Rulli Firenze, 14 settembre 2002

Informazioni aggiuntive

Autore

Emanuele Delmiglio

Prefazione

Giampiero Dalle Molle – Enrico Rulli – Beppe Giuliano

Genere

Antologia di racconti

Pagine

186

Formato

cm 14 x 20

Età consigliata

16+

Prezzo ebook/pdf

euro 7,90

ISBN

978-88-900591-0-9

Anno di pubblicazione

2002

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